25 Maggio - 3 Giugno 2018

In scena 2018

Tutti gli spettacoli si tengono presso il Teatro del Chiostro di San Giovanni – Contrada San Giovanni 8 | Brescia

INGRESSO SPETTACOLI ADOLESCENTI E ADULTI euro 5,00
INGRESSO SPETTACOLI BAMBINI euro 3,00
GRATUITO per gli allievi della scuola

 

PERCORSO ADULTI

LA SIGNORINA JULIE
Da A. Strindberg

Domenica 27 maggio | Ore 18.30 e 20.30

JULIE: … Questa sì che sarà una fine desiderabile – se solo fosse veramente una fine – e poi a mio padre prende un infarto e muore! E così sarà finita per tutti, fine ai dolori del cuore, e ci sarà calma, pace, riposo eterno e lo stemma di famiglia verrà spezzato sopra la sua bara perché la stirpe dei Conti si è estinta con lui… e l’erede della dinastia dei servi verrà allevato in orfanotrofio… Si batterà nelle fogne, regnerà sulla strada e finirà a marcire in una galera!
JEAN Ora sì che è il sangue blu che parla! Brava, signorina Julie! Brava!

Abbiamo utilizzato il testo di Strindberg per lavorare su alcuni strumenti cardine del lavoro attorale come la relazione, l’uso dello spazio, l’azione e la reazione, l’ascolto, cercando di trasformare questi strumenti tecnici in vita scenica.

In scena gli allievi del I anno
Regia: Fabio Venturelli


TRILOGIA DELLA VILLEGGIATURA
Da C. Goldoni

Venerdì 25 e sabato 26 maggio | Ore 20.30

“L’innocente divertimento della campagna è diventato ai giorni nostri una passione, una mania, un disordine”
C.Goldoni

Prendendo a prestito le parole di Goldoni, la Trilogia della villeggiatura narra “i pazzi preparativi, la folle condotta e le dolorose conseguenze” dell’annuale periodo di villeggiatura da parte di un gruppo di personaggi della piccola borghesia italiana.
Le smanie e le manie, cercare di apparire più che essere, cercare di riempire il vuoto quotidiano con il mito della villeggiatura, scimmiottare le classi più agiate senza averne i mezzi, indebitarsi per fare quello che tutti fanno. Allora come oggi.
Abbiamo deciso di lavorare su tutte e tre le commedie e non solo su una, per attraversare i ritmi, le atmosfere e i moti dell’animo molto diversi che caratterizzano i tre testi. Se nella prima commedia l’atmosfera è concitata e, tra attese e conflitti, tutti sono in fibrillazione per la partenza, nella seconda da un lato il tempo si fa più rilassato, tra partite a carte e visite al caffè, dall’altro emergono passioni e verità dette a mezza voce. Nella terza si affrontano le conseguenze della villeggiatura e le inevitabili malinconie del ritorno che sembrano in qualche modo anticipare il mondo di Cechov.

In scena gli allievi del II anno
Regia: Fabio Venturelli


LE TRE SORELLE
Da A. Cechov

Sabato 2 e domenica 3 giugno | Ore 20.30

Un’ umanità variegata si avvicenda all’interno di un salotto di fine ‘800, un involucro nel quale se ne sta ben protetta, come se facesse compagnia ai mobili da sempre appartenuti a quel luogo. Attraverso una finestra si intuisce la realtà che scorre al di fuori, ma lo sguardo di chi abita lì è comicamente distratto dalle sue piccole e grandi preoccupazioni e la sua attenzione torna sempre a volgersi all’interno. Scorre il tempo, cambiano le stagioni e le relazioni, a un certo punto il salotto sembra incendiarsi, quasi potesse scoppiare e spalancare quella finestra da cui tutti stanno a guardare, tutto sembra poter cambiare, i sogni essere veramente a portata di mano e gli uomini e le donne a un passo dalla felicità. Ma la rincorsa pare essere vana, la concretezza del salotto è più forte di qualsiasi fragile sogno. Anche se, fuori dalla finestra, un suono lontano, un canto di uomini in marcia, tiene vivo qualcosa, la speranza –  forse –  di un futuro radioso.

In scena gli allievi del III anno
Regia: Alessandro Mor e Alessandro Quattro


DELITTO E CASTIGO
Da F. Dostoevskij

Sabato 9 e domenica 10 giugno | Ore 20.30

RASKOLNIKOV: Tutto è nelle mani dell’uomo, ma l’uomo è un vigliacco, e per vigliaccheria si lascia sfuggire ogni occasione. Di che cosa ho paura? Un atto di coraggio, una parola nuova, ecco di cosa l’uomo ha paura! E io che faccio? Perché è adesso che bisogna fare qualcosa, adesso!

Dopo I demoni e Cenere si conclude la trilogia di indagine sul male condotta dal laboratorio Meccaniche Teatrali. Delitto e castigo è un testo profondamente attuale, i cui temi del male, della redenzione, di ciò che salva e ciò che perde un uomo sono profondamente vicini a noi. Ritorniamo a Dostojevskij perché è un autore che permette di scandagliare l’animo umano come nessun altro, che permette all’attore un lavoro sul personaggio meticoloso e profondo.

In scena gli allievi del laboratorio Meccaniche Teatrali
Regia: Fabio Venturelli

 

PERCORSO ADOLESCENTI

ALL THAT JAZZ!
Da A. Baricco

Martedì 5 giugno | Ore 20.30

Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, il più grande pianista che mai abbia suonato sull’oceano. Il suo pianoforte e le sue note. La sua amicizia con il narratore di questa storia bella e pazzesca, ironica e dolce. Il suo sistema per disarmare l’infelicità. Il jazz.
Con solo il corpo e la voce degli allievi attori, e trasformando il monologo in un testo corale, abbiamo cercato di raccontare questa storia, di renderla viva, di passare dalle pagine di un testo teatrale alle assi di un palcoscenico.

In scena gli allievi del I anno
Regia: Fabio Venturelli


ANTIGONE
Da J. Anouilh

Mercoledì 30 maggio | Ore 20.30

I due figli di Edipo, Eteocle e Polinice, che dovevano regnare su Tebe un anno ciascuno a turno, si sono scontrati e uccisi tra loro sotto le mura della città, dal momento che Eteocle, il maggiore, al termine del primo anno di potere aveva rifiutato di cedere il posto a suo fratello. Sette grandi principi stranieri che Polinice aveva guadagnato alla sua causa hanno subìto una disfatta davanti alle sette porte di Tebe. Ora la città è salva, i due fratelli nemici sono morti e Creonte, il re, ha disposto che a Eteocle, il fratello buono, siano fatti funerali imponenti, ma che Polinice, il ribelle, sia lasciato senza lacrime e senza sepoltura, preda dei corvi e degli sciacalli. Chiunque oserà rendergli il rito funebre sarà spietatamente punito a morte…

Inizia così la storia di Antigone, che sfidando la legge e la morte decide di dare sepoltura al proprio fratello andando incontro al proprio destino…

In scena gli allievi del II anno
Regia: Fabio Venturelli


LE TROIANE
Da Euripide

Giovedì 31 maggio | Ore 20.30

La fine di una sanguinosa guerra.
Il destino amaro e crudele dei vinti.
La perdita di tutto quello che è più caro.
Sole, un gruppo di donne sono in attesa di essere assegnate come schiave ai propri padroni. Sole con le proprie paure, i propri ricordi e ciò che rimane di un’esistenza andata in frantumi.
Un grido contro la guerra che arriva da lontano.
Ma che è forse troppo simile al presente.

In scena gli allievi del III anno
Regia: Fabio Venturelli

 

PERCORSO BAMBINI

GOODBYE PICCOLO PRINCIPE
Da A. de Saint- Exupery

Martedì 29 maggio | Ore 18.30

“…ci misi molto tempo a capire da dove provenisse il Piccolo Principe…lui, che faceva una domanda dopo l’altra e pareva non ascoltasse mai le mie…”
(Il Piccolo Principe)

Un viaggio straordinario, quello del Piccolo Principe di A. de Saint- Exupery, ricco di immagini, metafore e stereotipi che ci hanno accompagnati in questi mesi di lavoro, regalandoci spunti e pretesti per incontrare e approfondire i diversi aspetti del teatro.
L’esito finale è tratto liberamente dall’opera. E’ una performance corale dove tutti sono protagonisti e tutti si muovono nella stessa direzione per descriverci un personaggio o raccontarci di molti.
Durante il laboratorio teatrale, i giovanissimi allievi si sono avvicinati alle prime tecniche del mestiere dell’attore. Hanno sperimentato il rapporto con lo spazio e la condivisione di esso, hanno cominciato a prendere dimestichezza con le proprie potenzialità vocali attraverso alcuni semplici esercizi di training e respirazione e hanno raggiunto consapevolezza riguardo il potere dell’espressività corporea.

In scena gli allievi del I anno
Regia: Annalisa Riva
Assistenti: Alice Fraticelli e Sofia Gaida


MATTONI GIALLI
Da L.F. Baum

Domenica 27 maggio | Ore 15.30

“…perché il cervello non basta a render felice una persona, e la felicità è quello che conta di più al mondo.”
(Il mago di Oz)

Il regno di Oz è uno spazio incantato, dove, la piccola Dorothy del Kansas, viene catapultata insieme al suo cagnolino, da un violento tornado che investe la casa dove vive con gli zii. Intraprende un lungo e tortuoso cammino verso la Città Smeralda, luogo in cui vive il grande mago di Oz, colui che a detta di chiunque, può aiutarla a tornare a casa. Durante questo viaggio si uniscono a lei alcuni straordinari personaggi, ognuno con un desiderio da esprimere al cospetto del potente mago, ognuno con la propria mancanza da colmare. Unica certezza, la strada di mattoni gialli da seguire, il percorso da intraprendere per raggiungere il proprio obiettivo.
Durante il laboratorio, i giovani attori, hanno approfondito alcune delle tecniche teatrali di base e lavorato in modo più sostanzioso rispetto all’anno precedente su movimento espressivo e training vocale. Protagonista del percorso è stato lo studio del personaggio.

In scena gli allievi del II anno (Gruppo giovedì)
Regia: Annalisa Riva
Assistenti: Alice Fraticelli e Sofia Gaida


GOODBYE PICCOLO PRINCIPE
Da A. de Saint- Exupery

Domenica 3 giugno | Ore 16.00

“…ci misi molto tempo a capire da dove provenisse il Piccolo Principe…lui, che faceva una domanda dopo l’altra e pareva non ascoltasse mai le mie…”
(Il Piccolo Principe)

Un viaggio straordinario, quello del Piccolo Principe di A. de Saint- Exupery, ricco di immagini, metafore e stereotipi che ci hanno accompagnati in questi mesi di lavoro, regalandoci spunti e pretesti per incontrare e approfondire i diversi aspetti del teatro.
L’esito finale è tratto liberamente dall’opera. E’ una performance corale dove tutti sono protagonisti e tutti si muovono nella stessa direzione per descriverci un personaggio o raccontarci di molti.
Durante il laboratorio teatrale, i giovanissimi allievi si sono avvicinati alle prime tecniche del mestiere dell’attore. Hanno sperimentato il rapporto con lo spazio e la condivisione di esso, hanno cominciato a prendere dimestichezza con le proprie potenzialità vocali attraverso alcuni semplici esercizi di training e respirazione e hanno raggiunto consapevolezza riguardo il potere dell’espressività corporea.

In scena gli allievi del II anno (Gruppo venerdì)
Regia: Annalisa Riva
Assistenti: Alice Fraticelli e Sofia Gaida


CENA CON DELITTO
Sabato 26 maggio | Ore 16.00

Nel suo prestigioso castello, la contessa Mc.Giorgy organizza una cena per mostrare ad alcuni amici il meraviglioso dipinto del Pinco Pallino, quadro che le regalò il marito ormai defunto e al quale lei è molto affezionata. Presenti al banchetto sono: la Signorina Tania, giornalista e critica d’arte; la giovane Francoise, figlia di amici di famiglia; la bella e ricca Sig.ra Tilly; la celebre Pop Star Regina e la Signora Grace, nota agente televisiva. Tra una battuta e l’altra le commensali non tardano molto a far emergere le loro dirompenti ed eccentriche personalità. Ad un certo punto un black-out crea un po’ di disordine e subbuglio. Alla riaccensione delle luci una delle ospiti è scomparsa…
Durante questo terzo anno di laboratorio teatrale gli allievi hanno lavorato su dialoghi e monologhi in modo tale da potersi avvicinare al complesso ma indispensabile concetto di “tempo scenico”. Durante questo terzo anno di laboratorio teatrale gli allievi hanno lavorato su dialoghi e monologhi in modo tale da potersi avvicinare al complesso ma indispensabile concetto di “tempo scenico”.

In scena gli allievi del III anno
Regia: Annalisa Riva


DELLA MONTAGNA I GIGANTI
Da L. Pirandello

Giovedì 7 giugno | Ore 18.30

“E’ cosa naturale. Avviene, ciò che di solito nel sogno. Io lo faccio avvenire anche nella veglia. Ecco tutto. I sogni, la musica, la preghiera, l’amore…tutto l’infinito ch’è negli uomini, lei lo troverà dentro e fuori questa villa.”
(I giganti della montagna)

“Dei giganti la montagna” è uno spettacolo teatrale tratto dal celebre racconto “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello. Le meravigliose parole del grande drammaturgo italiano, vissuto tra e il 1867 e il 1891, sono state affrontate dai giovani attori con grande coraggio e ispirazione, i quali, hanno lavorato a lungo sul ritmo dei dialoghi e sull’intenzione delle frasi, scoprendo, talvolta con estremo stupore, come una parola può cambiare il senso di una scena dipendentemente da come la si interpreta. Un grande applauso a questi ragazzini che non si sono mai dati per vinti di fronte ad un testo tutt’altro che semplice e scontato e che hanno saputo affrontare con estrema naturalezza e serietà anche i temi più difficili.

In scena gli allievi del Laboratorio Permanente Teatro Ragazzi
Regia: Annalisa Riva