Prima puntata 21 marzo

CORRISPONDENZE | IL PRIMO PODCAST DI SPAZIO H.VOX

Da oggi domenica 21 marzo è online Corrispondenze, il primo podcast di Spazio H.Vox.

L’idea del progetto nasce durante il secondo lockdown, in seguito alla chiusura, tra l’altro, dei centri culturali e dei teatri come disposto dal DPCM del 24 ottobre 2020.

Nell’impossibilità di portare uno spettacolo in scena dal vivo, si è scelto di lavorare solo su uno degli elementi che costituiscono la pratica teatrale: la voce. Se, metaforicamente, col sipario abbassato, non è possibile vedere la scena, osservare i movimenti e le espressioni degli attori, attraverso la ricerca dello strumento e dei canali più coerenti al progetto, gli attori possono  ugualmente fare sentire la propria voce. 

Da qui la scelta, da parte di un gruppo di allievi e associati di Spazio H.Vox, di lavorare ad un podcast ritenuto, per la sua versatilità e per la grande libertà di fruizione, uno strumento particolarmente congeniale a continuare l’attività teatrale finalizzata alla fruizione del pubblico, nonostante la chiusura fisica degli spazi. 

Un lavoro che ha messo in campo diverse professionalità e singole competenze teatrali e non solo. Dalla scelta del soggetto, alla stesura del copione, fino ad arrivare alle fasi più tecniche di registrazione, montaggio e diffusione sulle principali piattaforme online.

Abbiamo scelto come soggetto del podcast la lettura di alcuni carteggi e da qui il titolo è Corrispondenze

La lettera è per antonomasia il mezzo di comunicazione nella lontananza, quello che meglio di altri, offre ancora oggi la possibilità di intessere e nutrire relazioni profonde, che permette uno scambio più meditato e intimo. La lontananza: condizione che tutti in questo periodo, in un modo o in un altro, siamo stati costretti a vivere. Noi e il pubblico, ad esempio, obbligati a trovare una nuova modalità di incontro, di comunicazione, di relazione.

La prima serie si intitola Anton e Olga ed è dedicata alla corrispondenza tra il drammaturgo Anton Cechov (1860 – 1904) e l’attrice Olga Knipper (1868 – 1959). 

Il carteggio ripercorre gli ultimi due anni della vita dello scrittore quando durante l’inverno, per motivi di salute, si trasferiva a Jalta, in Crimea, dove il clima era meno rigido, mentre Olga rimaneva a Mosca, dove continuava il suo lavoro di attrice. 

Mai banali, anche quando sono intessute di riferimenti personali e alla vita domestica, le lettere testimoniano uno scambio autentico: sono naturali, malinconiche e gioiose, percorse da una vena di intelligente umorismo e coraggiosa tristezza, propria di persone infinitamente vicine e necessarie l’una all’altra, seppure nella distanza fisica, seppur costrette a stare lontane.  

Leggono: Claudia Ghidini (voce introduttiva) Luca Pietta (Anton Cechov) e Clara Bonomi (Olga Knipper), diretti da Fabio Venturelli; postproduzione di Francesco Bramé e Giulia Filippini; progetto grafico curato da Claudia Ghidini e Costanza Ponzanelli; musiche originali per piano solo di Luca Pietta.